TEMPO E PSICOLOGIA

Avete spesso la sensazione di essere a corto di tempo nella vostra vita? 
Una recente ricerca psicologica vi offre il rimedio (paradossale quanto controintuitivo)                                                                                                     

Il tempo rimane certamente uno dei misteri più affascinanti per l’uomo, forse il mistero dei misteri ma la ricerca psicologica ci mostra come, in perfetta adesione, con la concezione relativistica, il tempo e il modo in cui lo percepiamo dipende molto dall’atteggiamento mentale che adoperiamo.
Se vi sembra che il tempo sia sempre insufficiente nella vostra vita costringendovi ad  andare sempre di corsa  con notevole stress provate a leggere il rimedio che prospetta questa recente  ricerca psicologica del 2012.
 http://pss.sagepub.com/content/23/10/1233
 Come ha evidenziato un sondaggio Gallup di qualche anno fa http://www.gallup.com/poll/103456/Time-Pressures-Stress-Common-Americans.aspx sembra che gli americani, circa la metà del campione di popolazione analizzato, si sentano molto pressati dall’avere poco tempo a disposizione e debbano sempre affrettarsi nella loro vita. ( Ho buon motivo di supporre che gli europei o gli italiani non differirebbero molto dai primi).Il rimedio prospettato al sentirsi a corto di tempo in questa recentissima ricerca del 2012, da C.Mogilner della University of Pennysilvania, è alquanto paradossale: bisogna spendere più tempo per gli altri!
Sicuramente la prima reazione che avreste nel leggere ciò è di pensare che tutto questo è assolutamente insensato: se spendo più tempo per gli altri ne avrò ancora meno e quindi sarò ancora più stressato.
E invece questo strano risultato si spiega col modo strano di come funziona  la nostra mente soprattutto nei confronti della percezione temporale. Conosciamo bene come il senso del tempo sia influenzato dalle particolari condizioni in cui ci troviamo come lo stress, stati emozionali, stati di deprivazione sensoriali o particolari condizioni psico-fisiologiche.
 In condizioni di pericolo estremo, ad esempio durante un incidente automobilistico, il tempo sembra rallentare fino a fermarsi; analogamente se viviamo uno stato emotivo sgradevole la ricerca ha mostrato che l’esperienza temporale sembra allungarsi, mentre con l’aumentare dell’età la sensazione è che il tempo scorra più velocemente.
Quindi ciò che sembra rilevante non è la quantità di tempo oggettivo di cui disponiamo ma il modo in cui percepiamo esso. Einstein, scherzando con la relatività del tempo diceva:” se mettiamo una mano su un termosifone bollente, pochi secondi sembrano non passare mai, mentre se stiamo un’ora con una bellissima donna, questo tempo sembra durare  un attimo, e questa è la relatività”.
Mogilner ha dato alle persone coinvolte nella sua ricerca, del  tempo da utilizzare o trascorrere  liberamente in attività che potevano scegliere. Questo tempo poteva essere utilizzato:
a) Per se stessi, in attività personali, del tipo lavorativo
b) Sprecarlo,cioè lasciandolo trascorrere senza impegnarsi in alcuna attività
c) Utilizzarlo per gli altri,in attività altruistiche come aiutare qualcuno a svolgere qualche compito tra persone conoscenti o  estranee.
Confrontando successivamente la percezione del tempo rimanente nei tre gruppi, risultava che le persone che avevano scelto di utilizzare il proprio tempo a loro disposizione in attività altruistiche percepivano di avere più tempo a disposizione sia nel presente che nel futuro, rispetto a coloro che lo avevano utilizzato per se stessi o sprecato. Questo è alquanto strano e completamente opposto alle strategie che solitamente usano coloro che si sentono a corto di tempo: cercano di accumulare tempo per se stessi, ma più sentono di averne meno a loro disposizione.
La spiegazione fornita dagli autori della ricerca è che le persone che scelgono di impiegare il loro tempo per gli altri, hanno la sensazione di aver fatto molto e bene col loro tempo e ciò  fa sembrare loro di averne di più disponibile. Vale a dire che il tempo che riteniamo di aver speso bene possa come espandersi nella nostra mente dandoci l’illusione di essere più ricchi di tempo. Quando percepiamo di passare bene il nostro tempo, ad esempio spendendolo per gli altri, sembra che questo ci faccia sentire più efficienti e capaci. 
È chiaro che tale modalità di percepire il proprio tempo disponibile ha un limite. Non vale ad esempio per le persone impegnate a tempo pieno ad occuparsi degli altri come ad esempio le badanti. Solo in questi casi  ulteriore tempo da dedicare agli altri non produce effetti benefici nella loro percezione temporale.



                                                                  



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