Cosa fare e non fare durante un Attacco di Panico.


Alcuni consigli per chi soffre del disturbo di panico
LE COSE DA FARE DURANTE UNA CRISI DI PANICO

Proteggersi innanzitutto, sospendendo ciò che si sta facendo, mettendosi in un luogo riparato, allontanandosi  anche solo momentaneamente dalla situazione, contesto o luogo in cui è insorto l’attacco. Se si sta guidando fermarsi  appena possibile. Se si è soli  per strada  sedersi su un gradino o appoggiarsi a qualcosa. Cercare di respirare  con calma e rendersi conto di  ciò che sta accadendo, cercando di concentrarsi per interrompere e “fuoriuscire” dalla esperienza di panico.
Osservare che se da una parte stiamo vivendo dei sintomi dolorosi e sgradevoli, dalla altra siamo in preda alla paura di conseguenze ipotetiche catastrofiche  come impazzire o morire, cercando di rassicurarci che non c’è una relazione diretta tra ciò che avvertiamo, come sintomi, e le paure che stiamo scatenando. Per quanto sembri difficile, per chi ha vissuto l’esperienza, è noto che  conoscendo il disturbo e  la sintomatologia, si  può riuscire ad operare questo distacco, spezzando l’escalation  dei sintomi e calmandoci  Ovunque ci si trovi cercare di mettersi  al più presto nella posizione più comoda possibile. Evitare la posizione sdraiata, che spesso peggiora i sintomi degli attacchi di panico. Cercare un luogo fresco. Tra i sintomi più sgradevoli  di un attacco vi è spesso  la sensazione  di avere troppo caldo o sentire vampate di calore al volto. Per alleviare questo sintomo cercare, se si è all'aperto, la freschezza dell'ombra o del vento; se si è in casa, si può creare un po' di corrente aprendo le finestre. Se siamo insieme a  persone che conosciamo, interrompere subito quello che si sta facendo cercando possibilmente un contatto fisico con l’altra persona, per esempio  stringendogli  una mano. Raccontiamo ciò che  stiamo provando, cercando di descrivere i sintomi con calma. Se non c'è nessuno, si può "chiedere aiuto" alle cose: un oggetto "positivo", un rituale rassicurante, una distrazione. Questo può servirci a distaccarci dai pensieri  di catastrofe imminente che stiamo vivendo. Chiediamo di farci accompagnare da un medico o in ospedale.


COSA NON FARE DURANTE UNA  CRISI

Non bisogna lottare.  Non si deve resistere a ogni costo e non bisogna cercare di opporsi. Gli attacchi di panico chiedono  di fermarsi e concedersi il tempo di riprendersi  finchè non passano. Se cerchiamo di lottare ad esempio sforzandoci di continuare a fare ciò che stavamo facendo, i sintomi aumenteranno d'intensità  finchè  non “molliamo”. Meglio allora cedere, fermarsi  e limitarsi ad osservare.
Evitare di scappare o correre In preda alla paura di morire. Si può avere automaticamente  l'impulso di correre o di muoversi in modo concitato, senza guardarsi attorno, esponendosi così al rischio di incidenti o cadute. Bisogna fare il possibile per restare presenti a sé stessi.
Evitare di fingere. Quando si ha un vero disturbo da attacchi di panico è impossibile dissimulare e fingere di star bene. Anche questo atteggiamento può peggiorare  i sintomi come la tachicardia o la dispnea. È meglio esprimere il malessere a chi ci è vicino e potersi concentrare su  sé stessi.
Non forzare il respiro.  Durante l’attacco di panico si è portati  istintivamente a "cercare più aria" a causa dell’iperventilazione, modificando il ritmo respiratorio  con inspirazioni profonde e  veloci. Ciò produce una diminuzione di anidride carbonica nel sangue facendo aumentare la sensazione di angoscia. Cercare, per quanto è possibile di respirare più lentamente, con la bocca chiusa o ponendo una mano a coppa, parzialmente davanti alla bocca.

Commenti

Post più popolari