LA DIPENDENZA AFFETTIVA


QUANDO L’AMORE NON E’ AMORE
Nessuno è completamente autosufficiente. Siamo messi al mondo da altre persone e dipendiamo in  misura variabile da altri. Da bambini dipendiamo in modo assoluto dai genitori, e man mano,  che  cresciamo  acquisiamo competenze ed abilità sviluppando  autonomia e le capacità di sopperire a molti dei nostri bisogni. Ma anche quando raggiungiamo una piena autonomia, restano in noi bisogni che possono essere soddisfatti  solamente da altre persone:  la collettività, gli amici o le persone amate. Questi  sono i bisogni di amore, intimità,  condivisione,  appartenenza e  riconoscimento.
Tutti abbiamo fragilità o momenti in cui possiamo avere bisogno dell’altro, come nella malattia, nella vecchiaia o in momenti di difficoltà. E’ nell’amore  che sperimentiamo forte l’esigenza naturale di cercare ed  unirci  ad un'altra persona  per soddisfare quei bisogni che da soli resterebbero inascoltati ed  insoddisfatti. Ma l’amore, che dovrebbe essere un sentimento che accresce,  gratifica e ci rende in qualche modo più completi e consapevoli, spesso può assumere la forma di un rapporto insano, limitante, spesso distruttivo  e tossico, caratterizzato da una relazione di dipendenza del tutto simile a quella che si può stabilire con una droga. Tra le nuove forme di dipendenze psicologiche sta assumendo una certa rilevanza, anche nel trattamento psicoterapeutico,  la dipendenza affettiva. La dipendenza affettiva si stabilisce nei confronti di un'altra persona.  Il  “tossicodipendente dell’amore”  può stabilire questo tipo di rapporto,  al pari di quello che si instaura con le droghe o col gioco d’azzardo, con un amico, un conoscente, un genitore, una celebrità, un collega. Basta che questa persona al pari di una droga fornisca  una via di fuga emotiva dalla realtà. Di solito questo tipo di dipendenza  si riscontra  più frequentemente  nella relazione amorosa con un partner .
La dipendenza da amore è una dipendenza psicologica, che deriva da bisogni infantili insoddisfatti. Gli adulti che da bambini  hanno vissuto un bisogno d’amore non riconosciuto o non corrisposto, hanno elaborato nella loro infanzia delle strategie emotive e relazionali,  dove hanno imparato a limitare le loro aspettative. Questo processo di limitazione ha creato delle  idee o  credenze di base, spesso inconsce, su se stessi del tipo: " "Se mi avvicino troppo a qualcuno, mi farò male", oppure  "Ho qualcosa che non va. Quindi non sono degno di amore", o ancora “ I miei bisogni non contano nulla".  Queste esigenze non soddisfatte dell’infanzia permangono spesso in modo inconsapevole nell’adulto e  lo spingono  a cercare di compensare  nelle relazioni attuali ciò che è mancato in passato. La dipendenza affettiva sfocia spesso in rapporti poco sani, ossessivi, costruiti sulla coercizione, sul controllo dell’altro, oppure sul  ricatto o la manipolazione. In molti casi questi rapporti possono essere caratterizzati anche da violenze fisiche o psicologiche. Oscurati da questa illusione, di aver trovato ciò che avevano sempre cercato, Il dipendente d’amore spesso vede poco chi ha di fronte. Tutto questo viene riconosciuto con molte difficoltà da una persona con problemi di dipendenza affettiva. Al contrario, essa  potrebbe reagire con sorpresa di fronte a questa verità o negare, un po’ come molti rifiutano o non riconoscono la condizione di dipendenza da sostanze, alcool o gioco compulsivo. Come si spiega tutto ciò? La spiegazione é  che un  dipendente affettivo  scambia sovente per amore il tipo di sentimenti e stati d’animo che vive nella sua relazione disfunzionale. Gli sembra anche di  raggiungere  un certo livello di intimità, ma in realtà i rapporti di dipendenza hanno  ben poco  a che  vedere sia  con l’amore che l’ intimità. Il vero amore non è mai assuefazione e la dipendenza non può  mai essere amore. Essere dipendenti dall’amore è una forma di coercizione che lega  ad  uno pseudo amore, o falso amore.
La dipendenza affettiva è in realtà una dipendenza da una idea fantastica dell’altra  persona con cui stiamo vivendo il rapporto. La fantasia che si è costruita dell’altro alimenta in modo ossessivo e potente la negazione  proprio di ciò che il partner è realmente ,  creando  l'illusione del vero amore, dell’intimità e della vicinanza. L’amore in un rapporto sano ha come caratteristiche l’intimità autentica (emotiva e fisica), l'onestà, la flessibilità, la fiducia, il rispetto, la sicurezza , e la disponibilità sana, solo per citarne alcune. Come in tutte le dipendenze, anche in quella affettiva viene percepito che c’è qualcosa che non va nel rapporto. Il dipendente affettivo spesso ignora questi segnali e compensa a qualche dubbio, col piacere ricevuto sotto forma di “premi” , che attivano,  al pari delle droghe,  il centro del cervello legato ai meccanismi della ricompensa, producendo più endorfine e dopamina. Ma la verità è che il “ grande romantico” è  in realtà un tossicodipendente affettivo , e quando inizia una relazione si crea l’illusione di aver finalmente trovato la persona perfetta. Nel loro delirio, il partner  o partner potenziale  diventa quello che è   - il loro "principe o la principessa" - "quello che ho sempre sognato" - "l’anima gemella" -" bello e impossibile"  - "perfetto ". Nella loro infatuazione profonda, il tossicodipendente d’ amore non si accorge mai chi il loro partner è veramente. L’altro viene posto  li in alto su un piedistallo, credendo che potrà soddisfare il loro bisogno d’amore mentre si  fantastica su come il rapporto è o potrà essere. Credono di amare ed essere amati quando in realtà sono aggrappati ad una propria fantasia. Man mano dopo le scariche di endorfine iniziali che danno tanto piacere il rapporto ben presto comincia a caratterizzarsi con preoccupazioni , ossessioni , terrore di perdere l’oggetto di amore. Esistono delle significative analogie tra la dipendenza affettiva  e le tossicodipendenze da sostanze.  Il seguente schema di sintomi e comportamenti è perfettamente adattabile ad entrambe le patologie:
·         Alterata percezione della realtà : La dipendenza affettiva viene utilizzata come fuga emotiva, per sentirsi vivi, per creare una serie di fantasie che producono euforia ed allo stesso tempo sollievo.
·         Tolleranza: Questi effetti  emotivi  calano progressivamente per cui si chiede di più al partner , di stare più tempo insieme, di ricevere più attenzioni, più carezze, più sesso ecc., Come per le droghe, bisogna aumentare le “dosi” per raggiungere gli stelli livelli di gratificazione.
·         Preponderante attenzione e preoccupazione per l’oggetto di dipendenza:  Una grande quantità di tempo ed energie sono investite per ottenere dall’altro attenzioni, amore, stare insieme ecc. equivalente allo stesso investimento di energie e tempo  per procurarsi la sostanza.
·         Ignorare le conseguenze:  la ricerca della gratificazione da dipendenza è continuata nonostante i problemi  e le conseguenze anche gravi e dannose che comporta la relazione ( ad esempio relazione con un partner violento)
·         Disperazione ed Angoscia: si sperimentano sintomi del tutto simili a quelli prodotti dalla astinenza da sostanze, quando ci si allontana o si decide di sospendere la relazione (pensieri ossessivi, paura, ansia, panico ecc.)
Sebbene sembra difficile accettare  queste similitudini tra  tossicodipendenza da sostanze  e la dipendenza affettiva, soprattutto da chi ne è affetto, c’è da dire che quest’ultima sta  ricevendo sempre di più il riconoscimento  di seria patologia e trattata come grave dipendenza. La dipendenza dall’amore  coinvolge gli stessi meccanismi cerebrali  implicati nell’abuso e dipendenza da sostanze come la cocaina e  altre droghe,  provoca una serie di sintomi quali forte ansia, comportamenti ossessivi , confusione, dolore emotivo, situazioni di forte disagio nella vita e nelle relazioni. Come per le altre forme di dipendenze, quella affettiva  non essendo sempre  riconosciuta dalle persone che ne sono affette come condizione morbosa che condiziona fortemente la loro vita difficilmente spinge le persone a rivolgersi ad uno psicoterapeuta per affrontare il problema.
LE CARATTERISTICHE DI UN RAPPORTO DI DIPENDENZA AFFETTIVA
È caratterizzato da un atteggiamento ossessivo,  volto a  “bruciare le tappe”  nelle scelte (convivenza, matrimonio). Manca di vera intimità. Il dipendente affettivo chiede all’altro un rapporto esclusivo e devozionale, esercitando controllo in vari modi sul partner. Si mostra dipendente e sottomesso, in apparenza. La  dipendenza  affettiva  può confluire nell’ ossessione di trovare  tutte le proprie motivazioni, interessi  e aspettative  in un amante. Siccome la crescita della persona e il proprio sviluppo è stato ostacolato nei primi anni di vita,  gli amanti- tossicodipendenti si aggrappano all'identità del loro amante, provando grande orgoglio per quanto viene  realizzato dal partner fino ad un  riconoscimento immeritato per i successi della persona amata. Questo  disperato bisogno di sicurezza porta a pensare che fare tutte queste cose per il loro partner,  garantirà  loro amore per sempre. La delusione e il risentimento, quando questa aspettativa spesso crolla, sono sufficienti  per innescare violente reazioni. Il dipendente d’amore  evita qualsiasi rischio di cambiamento ( separazioni momentanee, cambiamenti di lavoro che possano incidere sulla relazione, ecc.). Temendo  il cambiamento, gli amanti-dipendenti  trascurano  lo sviluppo individuale di sé e trovano  la massima sicurezza nel credere di poter diventare  tutt’uno con i loro partner. A volte la paura del cambiamento è così grande che tutto lo sviluppo individuale di abilità, interessi e desideri, è soppressa. La stagnazione è una caratteristica comune delle relazioni d'amore che danno assuefazione. Quando viene a mancare qualcosa nelle sue esigenti richieste il dipendente affettivo produce sintomatologie da “astinenza” ( ansia, panico, confusione, aggressività, ossessività, fino a sintomi estremi come  pensieri suicidari o omicidi). Ma gli amanti- dipendenti  sono ossessionati  da bisogni che appartengono al passato e da aspettative non realistiche, impossibili. L'amore richiede onestà e integrità.

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